Ancora più stringente l'interpretazione restrittiva operata dalla Corte Costituzionale sull'utilizzo dei documenti non trasmessi o non consegnati in risposta agli inviti dell'Amministrazione finanziaria

la sentenza del 28 luglio 2025 n°137

Con la sentenza n. 137 depositata il 28 luglio, la Corte Costituzionale ha ritenuto non fondate, nei termini di cui in motivazione, le questioni sollevate dalla Corte di giustizia tributaria di primo grado di Roma sull’articolo 32, quarto e quinto comma, del decreto del Presidente della Repubblica numero 600 del 1973 (Disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi).

La sentenza non solo ha confermato interamente la linea interpretativa già fornita dalla giurisprudenza di legittimità sui limiti di applicabilità della suddetta disposizione, ma ne ha ulteriormente ridimensionato la portata, precisando che devono essere esclusi dalla sanzione dell’inutilizzabilità nel processo «quegli elementi informativi che rivestono (ad esempio, un registro in cui figurassero anche annotazioni contra se) un contenuto, per così dire, misto, ovvero anche parzialmente suscettibile di produrre effetti sfavorevoli per il contribuente».

Il Team Noverim Legal STA
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